Calcio. L’Atletico non si ferma più. Venturi: “La mia una squadra felice”

da | 17 Feb 2024 | Calcio, Interviste, Ultime Notizie

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Conosce il campionato di Promozione come le sue tasche, ma quello che sorprende ancor di più è l’entusiasmo con il quale è riuscito a calarsi nell’ennesima impresa della sua prestigiosa carriera: grazie a Riccardo Venturi l’Atletico Piombino ha saputo riemergere dalle sabbie mobili della zona retrocessione ed ora si prepara a vivere le ultime settimane di campionato con l’ottimismo di chi sente di avere il vento in poppa e con la consapevolezza di aver corretto tanti degli errori che avevo portato al naufragio il vascello neroazzurro nella prima parte di stagione.

I tifosi dell’Atletico Piombino (foto: atleticopiombino.net)

PROFILO BASSO. Cecina, Venturina, Forcoli, Colli Marittimi e Saline alcune delle squadre allenate in passato dal tecnico ora a capo della prima squadra piombinese, un percorso netto che lo eleva al grado di esperto in un torneo complicato come quello di Promozione: domenica un altro pesantissimo successo nello scontro diretto con il Sant’Andrea che ha allungato a sette la striscia di risultati utili da gennaio ad oggi e che ha permesso all’Atletico di agganciare l’Atletico Maremma e l’Invictasauro al quinto posto in classifica. Ma dove voglio arrivare i nerazzurri? “Cerchiamo di raggiungere la quota salvezza il prima possibile, lo ha chiesto la società ad inizio stagione e lo continua a chiedere oggi che finalmente stiamo trovando continuità,” spiega mister Venturi ai microfoni di Labrosport, “Quando sono arrivato la squadra si trovata al terzultimo posto, fin dal primo giorno ho ricordato ai ragazzi dove comincia la nostra storia e che cosa serve per fare il salto di qualità. Sarà poi la classifica finale a decidere se meriteremo un posto tra le prime sei o sette formazioni del campionato”. Anche lo scorso anno l’Atletico ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per raggiungere una salvezza arrivata al termine della sanguinosa sfida con l’Atletico Etruria: quanto è cambiato a distanza di un anno? “Direi molto, a partire dal modulo e da una mentalità che ha finalmente portato i frutti di tanto lavoro: molti dei ragazzi provenienti dal settore giovanile quest’anno hanno finalmente trovato quella continuità che serviva al gruppo per fare il cambio di marcia di cui avevamo bisogno. Il cambio di allenatore non è mai una cosa positiva, questo va detto, ma sono felice che la rosa abbia recepito gli imput che ho cercato di dare dal primo allenamento ad oggi”.

L’ATLETICO OGGI. Abbiamo parlato di modulo, e come tale non può che venirci in soccorso il dubbio che da sempre assale ogni appassionato di calcio: è il modulo a doversi adattare ai giocatori o viceversa? Così Riccardo Venturi: “Mi ritengo fortunato, la mia idea di gioco si sposa perfettamente con la rosa che ho a disposizione e va da sé che l’Atletico abbia sempre giocato così negli ultimi tre anni. Siamo riusciti a creare un’alchimia in grado di portare risultati e prestazioni senza dover stravolgere le cose come spesso succede in questi casi, i ragazzi stanno rispondendo molto bene sia in allenamento che alla domenica e questo non può che portare ad un ambiente più sereno e dedito alla preparazione della gara senza ulteriori preoccupazioni”. Manca un vero e proprio bomber: una scelta tecnica o piuttosto una condizione dettata dal mercato? “Io la vedo più come un’opportunità per renderci ancor più pericolosi: non trovo inusuale sacrificare un attaccante per permettere a tanti altri giocatori di arrivare al tiro, certamente un problema in più per tutti i nostri avversari. Purtroppo però non sempre riusciamo a concretizzare le tante occasioni che andiamo creando nell’arco nei novanta minuti: stiamo lavorando molto durante la settimana per migliorarci negli ultimi sedici metri, dobbiamo essere più cattivi e cinici se vogliamo segnare di più”. Credi che il ritorno di Enzo Madau abbia dato quella spinta giusta per rimettere le cose a posto? “Parliamo di uno dei personaggi sportivi più importanti della città di Piombino, il suo ritorno è stato fondamentale per gettare le basi di una squadra che oggi gode di una ritrovata salute sia in campo che a livello societario”. Tornando a parlare di campo, ci sono ancora dieci partite per provare l’allungo decisivo: in che rapporto ritieni che conteranno testa e gambe per centrare l’obiettivo? “La testa conta più di qualsiasi altra cosa, sono stato molto chiaro con la squadra e non voglio sentir parlare di altro se non di salvezza. Siamo consapevoli di dover tenere a debita distanza il quintultimo posto e per farlo dovremo giocare ogni partita come se fosse l’ultima: nelle prossime settimane dovremo affrontare tutte le squadre che ci precedono e sappiamo che sarà durissima”.

MONTELUPO. Domani pomeriggio l’Atletico Piombino si presenterà al Castellani di Montelupo Fiorentino per sfidare i padroni di casa in una gara che potrebbe portare in dote altri punti utili alla causa nerazzurra: “Il morale è molto buono, non c’è motivo per pensare che domani i miei ragazzi non giocheranno una buona gara, dovremmo aver recuperato buona parte dei giocatori che in queste ultime settimane hanno accusato qualche fastidio di troppo. Sarà fondamentale uscire dal Castellani con un risultato positivo per preparare la sfida con il Castiglioncello, altro delicato crocevia della nostra stagione”. Ci sarà Favilli, ormai una sicurezza in una difesa capace di incassare appena una rete nelle ultime sei uscite, ci saranno anche due elementi di esperienza come Bulli e Lunghi oltre al capitano Fatticcioni. Insomma, le condizioni per fare bene sembrano esserci tutte.

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