Calcio. Habibi El Falahi, il cuore oltre gli ostacoli

da | 20 Mar 2024 | Calcio, Interviste, Ultime Notizie

torna alla Prima pagina

Potremmo urlarlo come farebbe Francesco Repice quando segna la Juventus, potremmo irriderlo in perfetto stile Massimo Marianella quando ci sono di mezzo Drogba o Henry, si potrebbe anche pensare di “mettere l’obrellino nel long drink” nello stesso modo in cui Nicola Roggero commenta una partita di Premier League: niente di tutto questo, perché quello che conta veramente è che quel maledetto pallone varchi la linea di porta, fosse anche al minuto novantaquattro di una normalissima domenica di Eccellenza, fosse anche che Habibi l’ha messa per Cecina.

CENTIMETRO DECISIVO. Ripartiamo proprio da lì, dal minuto novantaquattro di Cecina-Castelfiorentino United, ventiseiesima giornata del campionato di Eccellenza, girone A: il taglio di Fiorentini, lo scarico per l’accorrente Fiorini e la palla che arriva sui piedi di Mounir El Falahi. Gol. Habibi ha segnato per il Cecina. Il pubblico del Rossetti esplode di gioia nello stesso modo in cui, un anno fa, festeggiava una promozione sognata ed agognata per tanti, troppi anni. Gli abbracci del compagni e lo speaker che urla il nome dell’eroe di giornata, un dolcissimo gracchiare che rende il pomeriggio cecinese quanto di più piacevole ci possa essere dalle parti di Via Giacomo Puccini. Cecina due, Castelfiorentino United uno. “Volevamo la vittoria a tutti i costi,” commenta l’attaccante italomarocchino ai microfoni di Labrosport, “Sapevamo che sarebbe stata dura, il Castelfiorentino si è presentato a Cecina con le migliori intenzioni e con la necessità di muovere la classifica. Il gol preso dopo pochi minuti non ha cambiato più di tanto la natura del nostro gioco, abbiamo attaccato per tutto il primo tempo senza però trovare mai lo spunto per arrivare al pareggio. Nella ripresa abbiamo continuato a spingere fino al pareggio di Skerma, il mio ingresso ha portato freschezza nel reparto avanzato e sono felicissimo di aver dato il mio contributo per ottenere i tre punti. Peccato per quel gol annullato, per nostra fortuna sono riuscito a farmi trovare pronto al momento giusto”. Tra l’altro una vittoria arrivata in un giorno molto particolare… “Esatto, ci pare debito dedicare questo successo alla famiglia di Fabrizio Esposito, il nostro “Centimetro” scomparso soltanto poche ore prima del match. E’ stata una giornata davvero speciale e che ricorderemo a lungo, il risultato è la degna conclusione di un pomeriggio di lutto”.

BAGARRE. Dando uno sguardo alla classifica sembra scontato pensare che il Cecina possa legittimamente sperare in un posto tra le magnifiche quattro dei playoff: sei risultati utili consecutivi e ben sedici punti ottenuti sui diciotto disponibili per gli stessi punti del River Pieve quinto in classifica. “Non ce lo aspettavamo certamente, soprattutto a questo punto della stagione”, commenta l’MVP della gara di domenica, “Abbiamo una rosa forte ed un gruppo che si conosce ormai a memoria, adesso che siamo in ballo non ci resta che ballare”. Fucecchio, Camaiore, Zenith e Pontebuggianese: quanto è dura la strada verso il paradiso? “Parecchio direi, però credo che le cose succedano soltanto se ci credi veramente e se remiamo tutti dalla stessa parte come già abbiamo fatto fin dalla prima giornata. Poi è chiaro, nell’arco di una stagione è lecito aspettarsi alti e bassi ma ho sempre avuto fiducia nei miei compagni anche quando le cose non andavano nel verso giusto. Dopo ventisei giornate abbiamo dimostrato di potercela giorcare contro chiunque, questo è quello che conta veramente”. Insieme a voi ci sono ancora ben sette squadre in lotta per obiettivi più o meno diversi: alla luce della tua esperienza, che cosa possiamo aspettarci dal futuro? “Onestamente la classifica la guardo poco (ride), preferisco pensare a lavorare bene in settimana ed a preparare nel migliore dei modi la partita della domenica. Ritengo che Massese e Fratres abbiamo tutte le carte in regola per risalire in classifica, lo stesso River ha ottime qualità così come il Cecina. C’è ancora molto in ballo, starà a noi cercare di superare ogni ostacolo per ottenere la qualificazione agli spareggi promozione”.

DEVOTO ALLA CAUSA. La sua è stata fin qui una stagione in sordina, non tanto per le indubbie qualità tecniche quanto per i numeri che non danno credito ad un giocatore che a Cecina è sbocciato fino a raggiungere l’Eccellenza da protagonista. Come in tutti i matrimoni c’è semore bisogno di quella scintilla e di quell’amore, per la maglia e per la città, che rendono un rapporto speciale nello stesso modo in cui il tifoso si sveglia la domenica mattina sapendo che al pomeriggio dovrà spingere la sua squadra al successo anche contro ogni pronostico. “Quest’anno purtroppo ho trovato poco spazio, ciò nonostante sono sempre stato a disposizione del mister e dei miei compagni: quello che conta, l’unica vera cosa che conta, è che la squadra ottenga i risultati sperati anche a discapito delle prestazioni dei singoli. La stagione non è ancora finita, e come tale mi sento in dovere di onorare l’impegno dando sempre il massimo e facendomi trovare pronto quando il mister riterrà opportuno, le valutazioni le faremo a bocce ferme”.

LE NOSTRE INTERVISTE