Si conferma il dominio del Gran Maestro livornese Matteo Bernini, degno erede del già pluricampione nazionale e mondiale nonché concittadino Michele Borghetti. Il giovane talento delle pedine bianche e nere, già trionfatore del titolo tricolore nel 2019, si è ripetuto anche in questa edizione disputatasi in presenza (pur nel pieno rispetto delle rigide regole del protocollo anti Covid adottate dalla FederDama: trattandosi di un torneo di “preminente interesse nazionale”, i giocatori sono sottoposti a controllo della temperatura, indossare la mascherina e anche il casco protettivo in plexiglass, mentre ad ogni turno di gioco la damiere e le pedine sono disinfettate e sterilizzate). Sui tavoli della Capitale, nella struttura dell’ Hotel Villa Maria della Camilluccia a Roma, con tutte queste precauzioni, il movimento damistico italiano .
Il portacolori del circolo damistico “Piero Piccioli”, già impostosi nel prestigioso WQ Tournament GAYP (dama inglese a mossa libera) disputato nell’ottobre 2019 alle Isole Barbados, sconfiggendo in finale il collega e connazionale Sergio Scarpetta, Campione del Mondo 3-move in carica, in una finale tutta italiana, ribadisce così di essere il numero uno anche in questa ulteriore variante del gioco. Un dominio su tutta la linea quello espresso da Bernini, insignito con la Medaglia d’Argento al Valore Atletico dal Coni solo qualche mese fa: 23 punti finali quelli collezionati dal livornese, contro i 17 del primo inseguitore Paolo Faleo. Gia a due partite dalla fine, aveva messo il gap incolmabile di 6 punti di vantaggio sul secondo: in 12 partite, ben 11 vittorie e un pareggio, chiudendo la manifestazione imbattuto.
Ricordiamo che il trionfo alle Barbados aveva regalato a Bernini la possibilità di concorrere al titolo Mondiale GAYP contro il sudafricano Lubabalo Kondlo: un attesissimo confronto per il titolo iridato poi rinviato lo scorso anno a data destinarsi a causa dell’emergenza pandemica e che dovrebbe tenersi finalmente nel 2021.
